Come sempre, prima di giudicare una scarpa, ci metto tempo. Forse troppo.
Ma l’ho imparato sulla mia pelle: mai valutare un modello con superficialità.
Mi è già successo di bocciare una scarpa dopo pochi chilometri… e poi ricredermi, con un certo imbarazzo, dopo qualche settimane di utilizzo serio, ricomprandole nuovamente
Tre vertical, due trail e una manciata di allenamenti, ore di fatica scolpite nelle gambe, chilometri graffiati sul cuore.
Ho corso nel fango, respirato polvere, ascoltato il battito delle rocce sotto i piedi.
E in tutto questo, c’era lei: la Salomon Ultra Glide 3. Mi ha seguito ovunque: su crinali dove il vento urla come un dio antico, tra radici che sembrano mani che ti tirano giù. Tra i pensieri più bui e le vette più limpide. E sapete una cosa? Mi sono trovato davvero bene.
Era quasi perfetta, ma…….
comfort, protezione e tecnologia Relieve Sphere
La Salomon Ultra Glide 3 è una scarpa che mi ha sorpreso fin dal primo utilizzo. Non solo per il comfort immediato, ma anche per l’attenzione ai dettagli tecnici. Il suo punto di forza? La nuova tecnologia Relieve Sphere, un sistema innovativo di ammortizzazione pensato per accompagnare ogni passo in modo fluido. Non parliamo solo di performance: parliamo di protezione reale, soprattutto sulle lunghe distanze, dove ogni impatto può diventare un problema. Correre con le Ultra Glide 3 significa sentirsi sicuri, stabili e, soprattutto, più leggeri.

Tomaia: struttura solida, comfort avvolgente

Intersuola alta, stabile e protettiva
Con 41 mm sotto al tallone e 35 mm sull’avampiede, la Ultra Glide 3 è tra le scarpe più ammortizzate sul mercato. La mescola EnergyFoam, già vista sulla Genesis, offre una combinazione ottima tra morbidezza e ritorno elastico. Non c’è rockplate, ma sinceramente non se ne sente la mancanza. La gomma lavora benissimo nel filtrare le asperità del terreno, anche quelle più secche e scomode.

Suola Contagrip: versatile e affidabile
Tecnologia Relieve Sphere: comfort che si sente
In corsa: reattiva ma non estrema
Su sentieri scorrevoli e tecnici, la Ultra Glide 3 si comporta bene. Il grip è sempre presente, anche se bisogna fare attenzione su rocce lisce e bagnate. In salita permette di spingere con agilità, anche se nei tratti molto ripidi la morbidezza dell’intersuola può penalizzare la spinti. In discesa si comporta bene, purché non si cerchi la massima sensibilità del terreno.

Punti deboli: contenimento e drenaggio dell’umidità
L’ampiezza dell’avampiede, se da un lato offre comodità, dall’altro riduce leggermente il contenimento laterale nei tratti tecnici. Nulla di grave, ma si percepisce un lieve scivolamento. Altro aspetto migliorabile è il drenaggio dell’umidità: la tomaia trattiene l’acqua dopo passaggi in tratti bagnati. Il risultato? Scarpe zuppe e suono da “rana gracchiante” sotto i piedi. Magari qualche intaglio di drenaggio laterale potrebbe migliorare l’asciugatura.
in conclusione

La Salomon Ultra Glide 3 è una scarpa completa, ideale per chi cerca una compagna di viaggio affidabile su trail lunghi, anche tecnici. Il comfort è il suo punto di forza, e la nuova tecnologia Relieve Sphere aggiunge un tocco di innovazione tangibile. Non è estrema in nulla, ma equilibrata in tutto. Per chi cerca protezione, leggerezza e una corsa fluida, è una scelta azzeccata. E il prezzo 120 euro lo trovo accessibile, considerando la qualità. La versione S/LAB offre qualcosa in più, ma questa Ultra Glide 3 mi ha dato tutto quello che cercavo.